giovedì 16 giugno 2011

Il corpo delle donne

Pier Paolo Pasolini aveva capito in anticipo che la televisione stava per distruggere la poetica potenzialmente espressa dal volto umano. Pasolini aveva un senso acuto della realtà del volto umano, come luogo d'incontro di energie ineffabili che esplodono nell'espressione, cioè in qualche cosa di asimmetrico, di individuale, di impuro, di composito, insomma il contrario del tipico. Che ne è dei volti delle donne? E del femminile espresso da ogni volto nella sua unicità…? Invecchiando io rivelo il mio carattere dove per carattere devo intendere tutto il vissuto che ha plasmato la mia faccia. Che si chiama faccia perché la faccio proprio io con le abitudini contratte nella vita, le amicizie che ho frequentato la peculiarità che mi sono data, le ambizioni che inseguito, gli amori che ho incontrato e che ho sognato, i figli che ho generato. “Onora la faccia del vecchio” è scritto nel Levitico; è infatti un dovere del cittadino rendere pubblica la propria faccia e non nasconderla come oggi consentono gli interventi chirurgici non è da poco infatti il danno che si produce quando le facce che invecchiano hanno scarsa visibilità, quando esposte alla pubblica vista sono soltanto facce depilate, truccate, rese telegeniche per garantire un prodotto sia esso mercantile o politico” (Lorella Zanardo)

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