mercoledì 27 ottobre 2010

2012 o 2013. Quando finirà il mondo?

2012 o 2013. Quando finirà il mondo?

Vi è mai capitato di sognare di morire? Secondo una diffusa superstizione, questo sogno allungherebbe la vita di 10 anni. Secondo i sostenitori della fine del mondo nel 2012, Gerardo Aldana ha appena regalato al pianeta Terra due mesi in più di vita. L’avrebbe fatto spostando in avanti la data in cui il calendario Maya si azzererà. Non più il 21 dicembre 2012, ma un paio di mesi più tardi.
I giornali hanno rilanciato la questione in termini sensazionalistici: lo scorso 20 ottobre 2010 l’ANSA titolava: “Fine del mondo Maya slitta di due mesi”.
Ma Aldana non è un catastrofista: è un serio ricercatore che ha studiato ad Harvard e lavora in California, presso l’Università di Santa Barbara.
Dobbiamo certamente attenderci altri annunci di questo tenore: i Maya, infatti, non hanno mai parlato della data del 21 dicembre 2021, ma sempre e solo del giorno 0.0.0.0.0.
Quando si acquista un’automobile, sul contachilometri le sei rotelline sono allineate sul numero 000000. Uno strumento del genere tiene il conto corretto fino a 999999 chilometri. A questo punto, se la macchina percorre un ulteriore chilometro, il contatore si azzera e si ricomincia da capo (e chissà, magari qualcuno ci casca e acquista a “chilometri zero” una macchina che ne ha un milione sulle spalle!).

Ma quando è caduto (e ricadrà) il giorno 0.0.0.0.0?
Il problema sta nel capire come si allineano il nostro calendario e quello dei Maya. Sarebbe bello chiederlo a uno di loro, ma gli ultimi che usavano quel modo di contare i giorni sono morti più di mille anni fa. Gli archeologi lo chiamano “problema della correlazione”, e per risolverlo hanno usato indizi filologici, archeologici e astronomici; si tratta di una questione che meriterebbe un libro a sé, tante sono state le idee geniali messe in campo per individuare un collegamento tra i due modi di contare il tempo.
La questione è tutt’altro che risolta. Tra le possibili soluzioni, la data dell’11 agosto 3114 a.C. è oggi la più accettata; si tratta della correlazione GMT, dalle iniziali dei tre studiosi che l’hanno proposta: Goodman, Martinez e Thompson. A partire da questa data, il prossimo giorno 0.0.0.0.0 sarà il 21 dicembre 2012. Ma questa correlazione potrebbe essere sbagliata: in questo caso, il giorno 0.0.0.0.0 potrebbe essere già arrivato da tempo oppure cadere solo tra diversi secoli. Le ipotesi alternative sono numerose. Floyd Glenn Lounsbury (1914-1998) riteneva che il conteggio dovesse partire dal 13 agosto 3114 a.C.; in questo caso il calendario si azzererebbe di nuovo il 23 dicembre 2012 invece che il 21 dello stesso mese.
Altri ricercatori avevano ottenuto risultati molto lontani da quelli oggi più accettati. Charles H. Smiley riteneva che il giorno 0.0.0.0.0 corrispondesse al 26 giugno 3391 a.C. mentre R. B. Weitzel aveva fissato l’Istante Zero al 3 aprile 2593 a.C. In mezzo a queste due date, le ipotesi alternative sono una trentina. Se Smiley avesse avuto ragione, l’azzeramento sarebbe arrivato (e il Mondo sarebbe dovuto finire) il 5 maggio 1734, mentre nell’ipotesi di Weitzel dovremmo aspettare il 12 agosto 2532. Sulla pagina di Wikipedia, le correlazioni proposte sono più di due dozzine.
In una recente intervista, Aldana non specifica neppure di quanto la correlazione GMT sia sbagliata: si limita a metterne in luce alcuni limiti e suggerire metodi di indagine alternativi, basati sull’archeoastronomia. Questo ha fatto sollevare le sopracciglia a diversi studiosi, tra cui Stanley Paul Guenter, secondo cui l’approccio archeoastronomico è spesso poco rigoroso.
Come in molti altri ambiti, esiste un livello accademico molto stimolante, che però emerge sulle riviste divulgative in maniera distorta e sensazionalistica. E per la natura del problema, aperto come non mai, aspettiamoci molti altri annunci di questo tipo.

Mariano Tomatis è autore di 2012 - È in gioco la fine del mondo (Iacobelli).

giovedì 21 ottobre 2010

Il paradosso del nostro tempo (George Carlin)

Il paradosso del nostro tempo nella storia è che abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.

Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo.

Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere.

Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.

Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa.

Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.

Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi.

Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni.

Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti.

E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino.
Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di cancellarle.

Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco.

Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perché è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore e non costa nulla.
Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo.

Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima.

Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti, perché un giorno quella persona non sarà più lì.

Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.

E RICORDA SEMPRE:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo,
ma dai momenti che ci tolgono il respiro. 

venerdì 8 ottobre 2010

La vita è troppo bella per essere insignificante! (Charlie Chaplin)

Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili.
Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch’io ho deluso.
Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l’eternità.
Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto.
Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.
Ho gridato e saltato per tante gioie, tante.
Ho vissuto d’amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte!
Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto.
Ho telefonato solo per ascoltare una voce.
Io sono di nuovo innamorato di un sorriso.
Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto!
E vivo ancora! E la vita, non mi stanca… E anche tu non dovrai stancartene.
Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa!
La Vita è troppo bella per essere insignificante!